Padre J. Claude Lavigne
Verso Emmaus
Cleofa e la sua compagna di strada: la Congregazione!
Le sfide della vita religiosa
Alle 8.30 la celebrazione eucaristica è presieduta da p. J. Claude Lavigne che introduce, con l’omelia, il tema della giornata e invita l’assemblea a prepararsi a partire come i discepoli del vangelo di Mc 6,7-13, e raggiungere i luoghi da dove giungono i “clamori” del mondo. Occorre lasciare tutto, fare spazio in sé stessi per accogliere gli altri e i loro bisogni. Non serve portare con sé troppe cose. Sono sufficienti un bastone per andare sempre più lontano e il fratello per essere sostenuti. La vita fraterna è la nostra sola forza; la comunità è il luogo dove impariamo a fidarci l’una dell’altra e dove è possibile verificare la verità della nostra adesione al Vangelo.
Alle 9.30, si ritrovano nella sala capitolare Suore e laici AJA per ascoltare la relazione di p. Lavigne ripartita in due sessioni. L’argomento, interessante e nuovo nei contenuti concerne le sfide della vita religiosa oggi. La sfide sono numerose, ma p. Lavigne richiama la nostra attenzione su una sfida in particolare: la sfida interculturale, ossia quella dell’unità nella diversità che genera altre tre:
Il governo ha come primo obiettivo di assicurare l’unità del corpo, la costante ricostruzione dell’unità di fronte ai rischi di divergenza e frammentazione. Nella bibbia sono presenti differenti modelli di unità:
– La diversificazione dell’Unità (Dio solo è Uno, l’essere umano è duale: uomo e donna);
– Il decentramento (l’immagine del Corpo della teologia paolina: un capo molte membra);
– La Pentecoste (Lo Spirito Santo fa l’unità nella diversità);
– La Trinità – Pericoresi (l’uno si compenetra nell’altro senza perdere la propria identità; unità profonda e dinamica);
– L’universalità come processo di promozione, di superamento mai completamente compiuto. L’unità è camminare con gli altri e lasciare il proprio imperialismo culturale.
La trasmissione dell’identità che si riflette su una solida formazione teologica e biblica, permanente, e sull’identità istituzionale, chiaramente riconoscibile.
L’Europa pone delle questioni specifiche alla vita religiosa. L’Europa non è più al centro, non è l’unico modo di interpretare il carisma.
Dopo la pausa p. Lavigne introduce un’altra sfida: la sfida dell’arte di vivere che è un nuovo modo di abitare il mondo che esige di pensare in modo nuovo la relazione al tempo e al territorio, e riconsiderare le relazioni sociali e la solidarietà.
Nel pomeriggio, dopo la riflessione personale, i lavori continuano con la condivisione nei gruppi per individuare alcuni punti importanti per la vita personale, per il Capitolo e alcune domande da porre al relatore.
Alle 17.00 l’assemblea per la condivisione del lavoro di gruppo. La preghiera dei vespri conclude la giornata.