La testimonianza della Chiesa nel Sud Sudan
“La Chiesa del Sud Sudan è composta da un’arcidiocesi e sei diocesi suffragane, la maggior parte delle quali ha celebrato il suo primo centenario della fede cristiana. Come il resto della Chiesa in Africa, la domanda che la Chiesa si pone è “cosa fare affinché il suo messaggio possa essere pertinente e credibile”. (Ecclesiae in Africa, 21). E, riferendosi alla Evangelii Gaudium, la domanda è: come può la Chiesa del Sud Sudan annunciare e presentare il Vangelo come fonte di gioia a coloro che incontrano Cristo? (Evangelii Gaudium, 1)”: è quanto afferma padre Morris Ibiko, (Phd), sacerdote della diocesi cattolica di Tombura-Yambio, in un approfondimento affidato all’Agenzia Fides e pubblicato sul sito web “Omnis Terra”.
“La Chiesa nel Sud Sudan – prosegue il sacerdote – è stata in grado di resistere alle turbolenze della sua storia grazie alla sua presenza con la gente. I leader della Chiesa non hanno mai abbandonato la loro gente durante i periodi difficili, e sono rimasti spesso le uniche voci alzare indifesa dei deboli anche quando tutte le altre voci sono rimaste in silenzio. È una Chiesa che è radicata nella realtà e nella situazione della vita delle persone e porta Cristo come fedele compagno delle persone nel loro viaggi della vita. Attraverso i vari ministeri, la Chiesa ha raggiunto le persone rifugiate e sfollate nei campi, le famiglie in lutto, gli orfani e i senzatetto, i traumatizzati e gli afflitti, gli emarginati e gli esclusi dalla partecipazione e dalla condivisione dei servizi della società, la chiesa nel Sud Sudan è in grado di toccare la vita delle persone in modo più intenso e profondo. In questo modo i luoghi e i programmi della Chiesa sono un’oasi di pace per tutte le persone. Le istituzioni ecclesiali sono crogioli per genti di tutte le diverse etnie e affiliazioni in un paese lacerato da divisioni, odio e guerre”. (…) (-continua)