SUDAN – Dilaga la violenza in Darfur dove la pandemia di Covid-19 ha esacerbato la situazione
Sono oltre 130.000 gli sfollati fuggiti dai recenti attacchi violenti che stanno isolando sempre di più la città di El Geneina, capitale dello Stato del West Darfur. Ai manifestanti che hanno chiuso tutte le strade da e per la città si sono aggiunte le delegazioni provenienti da Zalingei e Nyala per sostenere le richieste di licenziare il governatore dello stato, Mohamed El Doma, spostare i campi per gli sfollati dalla città e riorganizzare le forze della polizia di stato.
Secondo quanto appreso dall’Agenzia Fides, gli attivisti del Darfur occidentale hanno affermato che la chiusura delle strade che portano a El Geneina mira a sbarrare gli accessi a qualsiasi aiuto umanitario diretto ai rifugi degli sfollati, oppure a trasferire i numerosi feriti a Khartoum. Attualmente gli sfollati si ritrovano in condizioni difficili in più di 60 rifugi sovraffollati, dove una famiglia vive in un’area non superiore a due metri quadrati, le razioni di cibo e acqua non vengono distribuite regolarmente e mancano i servizi igienici. Gli unici supporti finora ricevuti dal World Food Program consistono in teloni di protezione e sorgo, ed è urgente l’intervento di altre organizzazioni umanitarie.
In questo contesto di precarietà, con la miriade di sfollati interni e comunità nomadi, la diffusione della pandemia Covid-19 rappresenta per il Darfur una minaccia significativa per la pace e la sicurezza e ha ulteriormente deteriorato la situazione socio-economica. Per le comunità rurali in condizioni sanitarie già limitate, la pandemia ha esacerbato una situazione già difficile.
(AP) (6/2/2021 Agenzia Fides)