Domenica 5 novembre il Consiglio Generale, i Consigli Provinciali e territoriali, le suore di Casa Generalizia e il Circolo Laudato Si’ di Roma Trastevere hanno celebrano l’Eucarestia nella Messa Laudato Si’.
La liturgia non si aggiunge alla creazione, piuttosto svela il senso del cosmo che Dio ha pensato e voluto come incentrato su Cristo (cf Col 1,16). Il primo chicco di grano comparso sulla tavola della creazione è già pensato in vista dell’ostia del Signore. C’è qualcosa di eucaristico in ogni particella della creazione.
Alla mensa dell’altare partecipiamo con tutta la persona: mente, spirito e corpo sono coinvolti. La liturgia è un’esperienza “sensoriale” perché si entra nel mistero eucaristico attraverso le porte dei cinque sensi che sono come risvegliati e sfamati nel loro bisogno di bellezza, significato, armonia, visione, contatto, emozione. In uno dei suoi inni Efrem il Siro descrive la liturgia come “la santa cena dei sensi”.
L’Eucaristia fa la Chiesa perché genera una gamma di relazioni di cui la comunità vive: relazioni filiali, fraterne e sororali, paterne e materne, relazioni sacerdotali verso il creato.
Nell’Eucaristia la differenza smette di essere fonte di divisione e diventa buona. L’unità, lungi dal distruggerle, esalta la differenza e l’originalità, la multiformità dei carismi e delle vocazioni.
Al termine della celebrazione, il Circolo Laudato Si’ di Roma Trastevere ha regalato a tutti i partecipanti alcuni sacchetti contenenti dei semi, come segno di impegno personale.