Con grande gioia abbiamo dato inizio al primo dei tre incontri programmati per il Percorso Formativo al Volontariato Missionario “Passo oltre mare”, cammino progettato in collaborazione con Fondazione Thouret Onlus e Gruppo Promotore di Pastorale Giovanile Vocazionale per il coordinamento Italia-Malta. Per il secondo anno, ricomincia quest’avventura missionaria, alla scoperta di cosa significhi spendere un po’ del proprio tempo in una missione di frontiera…anzi di periferia.

Da venerdì 4 a domenica 6 dicembre, presso la Casa generalizia delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, si è dato avvio ad una tregiorni-giovani di formazione, che ha avuto anche un ospite speciale,  Alex Zappalà, responsabile dell’Ufficio Missio giovani della CEI (Chiesa Italiana).

Il gruppo che si è formato e che camminerà insieme, ha un volto decisamente internazionale: i giovani partecipanti provengono da Malta,  Romania e Italia; con loro, anche alcune suore  sono intervenute a portare la testimonianza  del loro piccolo o grande passoltremare; inoltre alcune figure strategiche hanno reso l’incontro più incisivo e efficace: suor Daniela Billo ha favorito la comunicazione con i giovani maltesi traducendo tutto in simultanea, mentre suor Ramona Privitelli si è occupata del supporto fotografico e dell’aggiornamento multimediale dell’incontro.

La lingua non è stata dunque di impedimento, anzi ha permesso di usare una comunicazione a 360 gradi, mettendo in campo tutto il non verbale possibile, da subito, dalla prima serata insieme. Infatti, la dinamica iniziale di venerdì sera, ispirandosi alla tematica dei 5 sensi, ha raggiunto l’obiettivo di non aver bisogno di comunicare con tante parole, ma piuttosto di aver bisogno di sviluppare il Senso vero dell’incontro, quello, cioè, di lasciarsi coinvolgere con tutto se stessi, proprio quando ci sembra di non comprendere nulla per le diversità che incontriamo.

La giornata di sabato è stata animata e accompagnata da Alex  attraverso una proposta che ci ha portato a prendere coscienza dell’essere missionario-volontario cristiano. Le sue dinamiche-giochi ci hanno aiutato a condividere la vita e  le nostre motivazioni, aprendoci  gli occhi  sull’orizzonte da fissare: l’Altro, l’altro come fratello, ha sempre la “A” maiuscola, perché è un universo sconfinato;  ricordiamoci prima di essere e non di fare; coltiviamo in noi il doveroso rispetto e la delicatezza nei confronti della cultura dell’altro attraverso il silenzio, l’ascolto e il cambiamento del nostro punto di vita.

La serata del sabato, animata con giochi e danze dagli stessi giovani, ha permesso una maggiore integrazione e solidarietà del gruppo,  creando un clima  di amicizia e di gioia.

La domenica mattina, suor Jose Marongiu ha guidato e proposto a tutti noi una riflessione dal titolo “I 5 sensi nella missione di Santa Giovanna Antida Thouret”. Il tempo personale che è seguito,  ha preparato all’ascolto della testimonianze di alcune suore che hanno condiviso le loro esperienze missionarie all’estero e in Italia: Suor Sabrina Sani e Suor Dorina Zarlenga hanno raccontato del campo estivo organizzato in Albania nel villaggio di Rubik, Suor Caterina Siciliano ha parlato del tempo trascorso con quattro giovani a Corina in Argentina, e Suor Vicenza Morelli ci ha mostrato il lavoro con le rifugiate in Casa generalizia.

A fine mattinata, abbiamo avuto anche la gioia dell’Eucaristia celebrata per noi da Monsignor Dario Viganò, Prefetto della Segreteria per le comunicazioni  presso la Santa Sede. Non c’è missione, infatti, senza rendimento di grazie!

Il prossimo appuntamento è fissato dal 4 al 6 marzo 2016 e sarà ancora accompagnato dalla presenza amica di Alex. Diverso, però, il contesto ecclesiale nel quale saremo immersi: il Giubileo della Misericordia, tanto voluto dal nostro Papa Francesco, sarà il nostro nuovo scenario.

“Lasciamoci sorprender da Dio, da questo Dio che si rivela a ciascuno di noi e all’umanità intera come “Misericordia”, “Amore”, “Tenerezza”, “Pace” …       Suor Monica Binda