100 anni fa arrivavano dal Cairo a Nag-Hamadi quattro suore della Carità col progetto di occuparsi di una scuola materna per i bambini, figli degli impiegati dello zuccherificio e di anche altre famiglie del paese!
Missione compiuta ed ampliata!!
Fin dall’inizio della mattina, prima dell’alba, la casa si anima; l’atmosfera è gioiosa e un po’ frenetica. Questa sera ci sarà la grande festa!
Quando ritorniamo a mezzogiorno da Farchout, un villaggio della missione delle suore, la casa ed i viali sono irriconoscibili. La sala di teatro si è trasformata in cappella. E’ stata preparata una pedana per i discorsi e le animazioni. Alcuni tavoli sono stati disposti in uno dei viali, di fronte alla pedana. Le sedie sono state rivestite di bianco! Gli alberi che costeggiano i viali sono nascosti dalle ghirlande colorate che a sera illumineranno i commensali! Davanti alla cappella, uno schermo gigante trasmetterà la celebrazione eucaristica in modo tutti possano seguire anche le persone che non potranno entrare in cappella.. Ancora qualche ritocco e la casa sarà pronta per accogliere gli invitati!
A piccoli gruppi, genitori di alunni, amici della scuola, ex- alunni, maestre, entrano dal cancello. Tutto hanno indossato gli abiti della domenica, gli abiti della festa! Un ragazzino che salta tra i gruppi, mostra fieramente una bella … farfalla su una camicia bianca immacolata. Alcune ragazze calzano sandali a tacchi alti per cercare di superare in altezza la loro mamma. La gente si saluta, si bacia! Alcuni musicisti ripetono i ritornelli liturgici. In un ambiente ricco di solennità, ma anche di gioiosa fraternità, le suore salutano cordialmente gli invitati.
Quando arriva da Louxor Mgr Youannès Zakareya, vescovo copto Cattolico della diocesi e Mgr Adel Zaki, del Cairo, vescovo dei Latini – la folla si raduna ed invade la cappella. Alcuni rappresentanti ufficiali della città ci hanno onorato con la loro presenza. Tutti sono arrivati e la messa può cominciare con le parole di accoglienza del Vescovo copto.
Sr Pascale, Superiora provinciale della Provincia Oriente, e Sr Marguerite, Superiora provinciale della Provincia di Besançon, – poiché le nostre prime suore 100 anni fa erano state inviate da Besançon,- presenti a questa celebrazione di festa, sono state invitate a salire vicino all’altare.
Sr. M. Christine anima la corale con molto brio e delicatezza. Durante la processione offertoriale, vengono portati all’altare i doni significativi della presenza del Signore e della missione che le suore svolgono: la luce del cero; il quadro di Santa Giovanna Antida ed un mazzo di fiori portati da un bambino down, un pannello preparato dalle maestre che rappresenta una visione dell’insieme della missione ed un scialle confezionato a mano da una signora della parrocchia; un covone di canna da zucchero, prodotto della terra – e il pane ed il vino! che diventeranno il Corpo e il Sangue di Cristo … Senza comprendere tutto ciò che si dice in arabo, intuiamo l’azione di grazie che sale verso il Signore per questi 100 anni di vita della scuola nel ricordo delle sorelle che hanno fondato la missione, scuola e dispensario, senza grandi mezzi, senza grande comodità, ma con molto amore e tenerezza per i piccoli ed i malati!!..
La celebrazione è finita, è scesa la sera. Il cortile è illuminato dai fuochi, i tavoli aspettano i commensali che tranquillamente prendono posto mentre il rosticciere ed i suoi aiutanti lavorano alacremente. Sr Pascale e Sr M. Christine salgono sulla pedana e fanno memoria della fondazione, dell’evoluzione della missione, del nuovo progetto nato da poco e che aprirà le sue porte tra alcuni giorni per accogliere dei bambini con necessità particolari, per la maggior parte autistici.
Appare in seguito un ragazzino che canta da solo, come un adulto, con il microfono in mano, alcune bambine offrono una danza molto bella, alcuni ballerini di una città vicina ci affascinano con una danza dei bastoni. Per tutti ci sono grandi applausi: lo meritano! Tra una presentazione e l’altra, un violinista riempie il cortile di musica gioiosa.
Quale gioia, quale emozione cogliere in questo momento l’unità tra il passato, il presente e l’avvenire di questa bella missione, intuire come sia stata sempre presente in tutti questi anni la necessità di adattarsi: adattamento alla lingua, alla liturgia, alle esigenze della società e apprezzare il clima di semplicità e di fraternità che si percepisce tra gli invitati e tutti i collaboratori di questa numerosa scuola materna: maestre, genitori, volontari, amici, autorità civili e religiose!
Dal profondo del cuore, diciamo grazie a tutti coloro che hanno organizzato e realizzato questa bella serata, a tutti coloro che hanno partecipato e, …. per la scuola di Nag-Hamadi, auguriamo buona fortuna per i prossimi 100 anni!
sr Caherine Belpois, sdc