La comunità di Kandi, una presenza tra i bisognosi, condivide con voi i suoi piccoli gesti di fratellanza e speranza.

Qualche settimana fa, la nostra comunità ha accompagnato la signora Mémé, che ora è con Dio. Mémé e Pépé erano sposati da molti anni. Di 90 e 91 anni rispettivamente, non si sono mai allontanati dalla Chiesa. Mémé era cristiana e aveva ricevuto tutti i sacramenti, ma Pépé no.

Seguendo l’esempio di Santa Monica, che pregava per la conversione di suo figlio Agostino, pregava sempre per la conversione del suo compagno; il Signore glielo concesse e suo marito divenne cristiano; ricevette tutti i sacramenti e i due celebrarono un matrimonio religioso.

Così i nostri due amici, nonostante l’età avanzata, non mancavano mai alla Messa domenicale. In casa li aiutavano altre due persone: l’autista e la cuoca. Quando l’autista morì, Mémé ebbe una crisi durante la Messa domenicale. Le suore consigliarono loro di rimanere a casa da quel momento in poi e di portare Gesù Eucarestia nella loro casa. Di conseguenza, le visite delle suore ai nostri due amici divennero più regolari.

Durante le loro visite, le confortavano e le incoraggiavano a mangiare. Un giorno Mémé disse addirittura a suor Elvire: sono l’Eucaristia e le vostre visite che ci danno forza.

A settembre, Mémé si ammala e viene ricoverata in ospedale. Poco dopo, fu il turno del nonno di essere ricoverato nello stesso ospedale della moglie. Le condizioni di Pépé si rivelarono più complesse e richiesero il ricovero in un altro ospedale; Mémé giunse alla fine dei suoi giorni proprio il 7 ottobre 2024 – lei che amava recitare il rosario.

In questo giorno in cui celebriamo la Giornata Mondiale dei Poveri, il Signore ci aiuti a non stancarci mai di venire in aiuto a chi è nel bisogno.

Suor Pauline

Il 17 novembre 2024, si celebra l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, che ha un motto molto appropriato per quest’anno di preghiera: “La preghiera dei poveri sale a Dio” (Sir 21,5), preparandoci anche al Giubileo 2025

Papa Francesco ci invita a “riflettere su questa Parola e a ‘leggerla’ nei volti e nelle storie dei poveri che incontriamo nelle nostre giornate, perché la preghiera sia un modo per entrare in comunione con loro e condividere la loro sofferenza”

 

Dal Libano, Jessy, animatrice Laudato Si’, ci ricorda che questa giornata “è stata istituita da Papa Francesco per far rivivere le voci di coloro che sono emarginati nella società. Quest’anno, con il tema “La preghiera dei poveri sale a Dio”, il Papa ci invita a contemplare la preghiera dei poveri, un semplice ma potente atto di fede e di speranza. In tutto il mondo, la vostra preghiera è un rifugio, un’espressione della forza di uno spirito resiliente e premuroso.

La preghiera dei poveri non è né una barriera né una divisione nel cuore. Unisce le anime di tutto il mondo in un ardente desiderio di pace e giustizia. In questo giorno, la Chiesa riconosce che questa preghiera può salvare l’umanità, trasformarla e guarirla. Questa giornata ci ricorda che dobbiamo pregare insieme ai poveri e condividere la loro fede attraverso le nostre preghiere per un futuro promettente”.