Conferenza Provinciale, Assisi 13/17 Novembre 2022
“Stop and go…” «Férmati e va’ avanti…» “Dimora e leva le tende…” (Cfr. Es.40,36-38)
La strada è una bella metafora di vita: tra la partenza e la meta, c’è un tragitto, a tratti tortuoso, con sfide da superare e direzioni da scegliere. Guardi oltre, intravedi il sentiero da percorrere, provi, se puoi, a superare gli ostacoli, altrimenti, crei un nuovo sentiero. Il tuo guardare lontano ti rende creativa ed unica.
Anche i camminatori, ogni tanto fanno una sosta, per curare la manutenzione dei sentieri antichi percorribili, liberare la pista da arbusti e cespugli selvatici, riattivare percorsi e scoprire nuove strade che portano, dritto, alla meta. La vita, in realtà, è molto simile.
E’ il 13 novembre 2022, le Sorelle Serventi della vasta Provincia Euro-Mediterranea (Italia, Malta, Romania ed Albania) “sostano” in Conferenza, nella stupenda città di Assisi, per “entrare insieme in un processo di discernimento e dare il loro contributo per elaborare il Progetto Apostolico di Provincia”. E questo è l’obiettivo.
Dopo il fermo di due anni, dovuto alla pandemia, è bello tornare, finalmente, “in presenza”, al consueto e annuale appuntamento di “Famiglia”.
Il rincontrarsi, è certamente motivo di grande gioia, è “generativo” di vita, è esperienza forte di fraternità e di appartenenza alla tua Congregazione che, in sintonia con la Chiesa, vuole essere sempre al passo con i tempi, ‘a lode di Dio’ e a tutela dei poveri e degli ultimi.
I giorni a disposizione non sono tanti. Nulla è affidato al caso. Le Consigliere, simili ad api operaie, hanno calendarizzato il tempo, con sapienza. In un clima di serenità e fiducia, ci attiviamo per interrogarci su che cosa il Signore ci chiede “oggi” e ipotizziamo un futuro di speranza per la Provincia tutta.
Un ’”Ascolto” attento e continuativo, occupa tutto il tempo delle due mattinate di conferenza. La realtà della Provincia Euro- mediterranea, descritta dalla relazione della Superiora Provinciale, Sr. Anna Maria Senatore, appare, in “continua evoluzione, con una ricchezza territoriale da armonizzare e condividere e con una vitalità apostolica che merita sapiente discernimento, circa le chiusure e le nuove aperture di Opere”.
Urge “valutare l’usura delle strutture che non hanno più la forza della semplicità delle origini evangeliche e carismatiche, e vanno “consolidati modelli di governance di tipo sinodale”.
Le statistiche ci dicono che le suore della Carità, presenti in 31 Paesi del mondo, sono diminuite di numero, per diverse concause, ma come qualcuno ha affermato: “il mondo ha bisogno non tanto di numeri alti, quanto di Santi”. Non per questo, si cessa di implorare il Signore, perché mandi ancora nuovi “operai alla sua Vigna”.
Impegnativi lavori nei gruppi e di condivisione in assemblea, occupano i pomeriggi, scanditi da: tempo personale di interiorizzazione, tempo di confronto e di partecipazione.
La “Lectio magistralis” di Sr. Nicla Spezzati, Suora Adoratrice del Sangue di Cristo, ci aiuta ad approfondire il significato profondo della governance evangelica che “è un servizio vitale, umile e gioioso, in ascolto obbedienziale alla Parola, al Carisma e alla storia”
La governance non è solo un insieme di princìpi, di regole e di procedure che riguardano la gestione e il governo di un’Istituzione.
Quale valore e quale peso, nella governance, esercitata secondo il Vangelo, ha il servizio umile e benevolo alla persona! Entri in uno stato di Grazia, di gratuità e di comunione. Alleni la capacità di ascolto attivo e di atteggiamento empatico. Scopri il valore dell’altro e approfondisci la conoscenza creativa di te stesso. Fai esperienza delle tue fragilità e dei tuoi limiti e ti educhi alla benevolenza.
L’intervento, in assemblea, della Sup. Provinciale di Besançon– Savoie, Sr. Noelle Portal e del suo Consiglio, ci permette di allargare lo sguardo sull’azione apostolica delle suore della Carità in Francia, in Savoia e nelle missioni.
L’appassionato intervento della Superiora Generale, Suor Maria Rosa Muscarella, evidenzia una Congregazione viva, interculturale e internazionale, attraversata da numerose sfide. “Questo è il nostro tempo. – ella incoraggia – Non temiamo di rimettere in discussione le certezze consolidate, per riposizionare, in modo nuovo, lo sguardo su noi stesse, sul mondo e sulla vita. Siamo chiamate ad aprire nuovi cammini, a ricollocare il Carisma istituzionale in luoghi, sempre più significativi…”
Il 17 Novembre la Conferenza è finita e ciascuna riprende la via del ritorno nel proprio territorio di missione, affidatole dall’obbedienza, con l’impegno di diventare, ogni giorno più, artigiane di fraternità universale.
Nel viaggio della vita, con pochi bagagli, poco denaro e tanta fiducia in “Dio solo” …Gesù rimane la Voce rassicurante, calda e delicata, gentile e paziente del nostro Satellitare d’eccezione che sussurra, ogni tanto: “Ricalcolo”, “Non si turbi il vostro cuore, abbiate fede in me” e ci aiuta a recuperare la rotta giusta, chiara e sicura, che porta alla fine del cammino: “la Casa della benedizione”.
Che gioia arrivare alla meta giusta, senza sbagliarsi!
Sì, “Stop and go…” «Férmati e va’ avanti…»” “Dimora e leva le tende…” (Cfr.Es.40,36-38)