Le tappe principali della formazione per le equipe nazionali di Ecologia Integrale, promossa dal Laboratorio Internazionale di Ecologia Integrale (LIEI): il Capitolo Generale 2021 delle Suore della Carità ci ha detto che “insieme agli uomini e alle donne del nostro tempo, siamo sempre più consapevoli dell’indispensabile transizione verso un’ecologia integrale e un’economia più solidale, sostenibile e inclusiva” (Atti, Orientamento, pag. 13).
E abbiamo desiderato verificare lo stile di vita personale e comunitario e prendere decisioni concrete e quotidiane più rispettose sul futuro del pianeta e sul destino dei poveri (1.2.4.c.) ; a partecipare a reti collettive che si preoccupano della creazione per contribuire a un dinamismo di cambio duraturo (1.2.4.b e a rafforzare l’economia circolare (1.2.5). Cercando di dare un contributo comune alla riflessione delle Equipe nazionali, il Laboratorio Internazionale di Ecologia Integrale (LIEI) ha organizzato, da settembre 2023, una serie di incontri formativi, organizzati con il prezioso aiuto del P. Joshtrom Isaac Kureethadam, a cui il nostro grazie per averci regalato il suo tempo e la sua saggezza.
Non importa dove abitiamo, ovunque “vediamo, ascoltiamo, sentiamo” i clamori della creazione e il grido dei poveri. Sappiamo fino a che punto è urgente agire per frenare la crisi socio-ambientale che viviamo, ma sentiamo anche che il passo verso la conversione ecologica è un processo lento che inizia in ogni cuore, anche nel nostro, affinché si traduca in prassi e abbia incidenza. È un processo difficile e doloroso perché gli esseri umani sono restii nel cambiare le loro idee, i loro cuori e il loro stile di vita. È un passo difficile e doloroso perché per essere effettivamente incisivi bisogna essere comunitari.
Riprendiamo qui il cammino nel nostro processo di approfondimento e speriamo in una conversione
Suor Elina ci ha introdotto all’esperienza di Santa Giovanna Antida che sicuramente non parla di “ecologia integrale” (non era un termine della sua epoca all’inizio dell’industrializzazione e prima dell’invenzione della plastica), ma che ha molto da insegnarci nel momento di “ascoltare il rumore dei poveri e il germoglio della creazione”, e nel rapporto con la natura che offre, in ogni luogo, i frutti, con le loro infinite varietà e i semi adatti al clima, al suolo e alle necessità dei viventi. Giovanna Antida incontra Dio nei paesaggi che ha attraversato, quando ha saputo e guardare, commuoversi e muoversi per le necessità dell’altro, condividere, accontentarsi di ciò che è effettivamente necessario, prendersi cura delle future generazioni, ecc…
25 novembre 2023 – Casa comune e crisi climatica
Nel secondo incontro P. Joshtrom ci introduce nei due primi capitoli della Laudato Si e nella metodologia che propone: vedere, cambiare e attuare.
“Vedere” la bellezza della creazione: Il Signore Nostro, Dio d’Amore, mette il nostro pianeta nel recinto della galassia affinché la vita possa germogliare, così come la conosciamo: crediamo nell’essere umano, creato a sua immagine e somiglianza, al quale ha affidato la cura del creato affinché tutto si unisse in un inno di vicinanza al suo creatore. “Vedi” anche il dolore che sta causando l’essere umano perché ha dimenticato la missione ricevuta di essere custode del giardino, trasformandosi in sfruttatore, piazzando il mondo ai margini del crollo. Come ha sottolineato Papa Francesco nella Laudato Deum, i prossimi 7-10 anni sono decisivi per la vita del pianeta, esortano ad “ascoltare il frutto della creazione”, e non solo a sensibilizzarci mentre passiamo all’azione. Siamo chiamati a lasciarci giudicare dal Vangelo della creazione e dalla dottrina sociale della Chiesa, riconoscendo la creatura tra le creature, gli eredi di una terra che dobbiamo “coltivare”, “curare” e “lasciare” alle nuove generazioni.
Nel terzo incontro abbiamo cercato di comprendere le radici umane del problema socio-ambientale: la tecnocrazia e il modello antropocentrico moderno: un essere umano che “consuma” il mondo, usa e scarta, credendo che con la tecnologia si possa tutto e produce senza tener conto delle conseguenze, contaminando e distruggendo come se avessimo poi un pianeta di riserva, sul quale vivere (LS, Cap 3). L’Enciclica propone un nuovo paradigma: l’Ecologia Integrale che ha le sue conseguenze nella politica, nell’economia, nelle relazioni, nella cura della Casa comune, nella cultura e nell’istruzione (LS, Cap 4)
23 aprile 2024 – Spiritualità e conversione ecologica
In questo incontro abbiamo continuato a riconoscere le azioni possibili che come umanità e personalmente siamo chiamati a offrire: un’ECONOMIA che torna al suo significato originale, occhi + mani, gestire, il carico della casa comune, denunciare… dovrebbe essere l’arte e la scienza di gestire la casa planetaria. Come dice Klein, attraverso incendi, inondazioni, siccità, estinzioni, la natura ci sta inviando “un potente messaggio” circa l’esigenza di un modello economico completamente nuovo e quindi di un nuovo modo di condividere il pianeta. Abbiamo bisogno di una nuova economia “ecologica”, rispettosa degli ecosistemi e dei cicli naturali della casa planetaria in cui viviamo e al servizio di tutta l’umanità. (LS 141). È giunto il momento di accettare una certa riduzione = sobrietà nel nostro stile di vita, in alcune parti del mondo, procurando risorse affinché si possa crescere in modo sano in altre parti del mondo.