Per le Equipe Nazionali del Laboratorio Internazionale di Ecologia Integrale: padre Joshtrom Kureethadam, del Dicastero per lo Sviluppo Umano, ci ha dedicato ancora un po’ del suo tempo per svolgere il tema della 3ª Formazione, il 10 febbraio 2024.
Dopo la preghiera di apertura animata da suor Mirta P., e la memoria del percorso formativo finora presentato da parte di suor Elina B., la coordinatrice dell’Equipe Centrale, suor Mirna F. ha dato il benvenuto ai partecipanti e ha presentato il tema della giornata: “I nuovi paradigmi della Laudato Si'”, passando la parola al relatore.
Don Joshtrom ha esordito ricordando che il documento della Laudato Si’ è organizzato attorno a tre verbi: vedere, giudicare e agire. Nell’incontro precedente ci eravamo concentrati maggiormente sul “vedere” la realtà, ascoltando il grido della terra e dei poveri, che sono le due facce della stessa medaglia: la crisi socio-ambientale. E ci ha incoraggiato a fare un passo in più, approfondendo le radici di questa crisi.
Come affermato nella Laudato Si’ (capitoli 3 e 4) e ribadito dalla Laudato Deum, dobbiamo essere consapevoli che l’origine è senza dubbio nelle azioni degli esseri umani che, mossi dai paradigmi dell’androcentrismo (l’essere umano al centro della creazione, così come un tempo si pensava che i pianeti girassero intorno alla terra) e della tecnocrazia dominante (di cui è sempre più difficile fare a meno e ancor più difficile utilizzare questa risorsa senza essere dominati dalla sua logica, che è quella del potere; LS 108) hanno una visione meccanicistica del mondo, che lo vede solo come un serbatoio di risorse da utilizzare senza tenere conto dei bisogni degli altri e delle generazioni future.
Tuttavia, Papa Francesco ci ricorda che “la libertà umana è capace di limitare la tecnologia, di orientarla e di metterla al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale” (LS 112), per questo propone un nuovo paradigma di vita: quello dell’ECOLOGIA INTEGRALE.
Comprendere che l’essere umano non è al centro, ma è una creatura tra le creature, un essere in relazione, dove tutto è interconnesso e interdipendente, ci porta a prenderci cura della Casa Comune, che è casa di tutti e per tutti; ci fa cercare una nuova economia, una nuova forma di governo, una nuova educazione; ci porta ad ascoltare il grido della terra e dei poveri e a lottare per l’eco-giustizia; ci apre a una visione trascendentale della vita che ci provoca a cambiare optando per uno stile “del semplice necessario”.
Al termine della presentazione, Antonio Fiore ha aperto e condotto un breve scambio di domande tra le quali ha evidenziato come aiutare le persone, soprattutto i giovani, a entrare in questa nuova comprensione della realtà che porterà ai cambiamenti che sono urgenti nei prossimi 7-10 anni.
Padre Joshtrom ci ha dato alcuni consigli:
- Agire sinodalmente, unendosi ad altri e imparando da altri.
- Partecipare al networking, ad esempio del Movimento Laudato Si’, utilizzando la loro piattaforma.
- Incoraggiare il senso di contemplazione che la tecnologia ci ha fatto perdere (non andare a dormire senza vedere una stella).
- Offrire esperienze di missione significative in cui possiamo collegare le conseguenze delle “mie” scelte con il grido dei poveri.
- Credere nel potere trasformativo dell’educazione.
Grazie a tutti per la vostra partecipazione e andiamo avanti con la forza di Dio.