La pandemia non ferma lo spirito missionario di bambini e ragazzi dell’Infanzia Missionaria
“In questo tempo di pandemia abbiamo constatato con gioia che è importante ed essenziale alla vita di ognuno la presenza dell’altro, la relazione con l’altro, la vicinanza e la condivisione. Siamo stati costretti a relazioni vissute in modo diverso, abbiamo fatto una sorta di purificazione anche nei pensieri e nei gesti ordinari. In ogni tempo la fede in Cristo risorto e il dono dello Spirito Santo ravvivano in noi la speranza e possiamo ringraziare il Signore guardando a quanto i bambini e i ragazzi, in varie parti del mondo, hanno vissuto e realizzato con spirito missionario e secondo il carisma della Santa Infanzia”. Così suor Roberta Tremarelli, Segretaria generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (POSI), scrive nell’editoriale del nuovo numero del bollettino dell’Opera, numero 5 del giugno 2020, pubblicato in questi giorni e diffuso in diverse lingue attraverso le Direzioni nazionali delle POM di tutti i continenti e disponibile sul sito http://www.ppoomm.va.
La pandemia da Covid 19 che ha investito tutto il mondo, ha pesantemente condizionato la vita di ogni persona, di ogni famiglia, di ogni comunità, modificando attività, progetti, rapporti, anche nel campo ecclesiale. Il bollettino in informazione missionaria della POSI presenta una panoramica su come questo tempo sia stato vissuto dai bambini e dai ragazzi, che non si sono certi persi d’animo, non si sono fermati, ma con l’aiuto dei loro animatori e dei genitori, hanno anzi intensificato il loro impegno, nello spirito dell’Opera.
I due contributi di apertura del bollettino sono dedicati al grande tema dell’amicizia, così importante soprattutto per gli adolescenti (e non solo) come ha confermato il lockdown, e alla missione della Chiesa in questo campo: sul tema riflettono da diverse angolazioni Don Odonya Henry Juma, della Diocesi di Eldoret, in Kenya, e Suor Gabriella Maria Ianieri, cssf, Assistente della facoltà di Filosofia alla Felician University di New Jersey, USA.
Lo “Speciale Covid 19” riporta quindi un’ampia panoramica delle attività svolte in questo tempo in Madagascar, Mozambico, Inghilterra e Galles, Polonia, Argentina, Honduras, Bolivia, Italia e India. Se l’isolamento ha fermato le attività di gruppo, i bambini e i ragazzi della POSI non hanno certo fermato il loro impegno spirituale, diventando “missionari in casa propria”, utilizzando i social network per rimanere in collegamento tra loro e coinvolgendo anche la famiglie. Hanno così vissuto la Quaresima, il tempo di Pasqua e il mese mariano nella dimensione missionaria, guidati dai sussidi che i loro animatori proponevano, sempre connessi con il mondo intero in una grande catena di preghiera e di solidarietà universale che il coronavirus non ha potuto interrompere.
Su questo numero del Bollettino della POSI sono anche documentate le cronache degli eventi celebrati prima dell’isolamento decretato per la pandemia: la celebrazione dell’Infanzia Missionaria e della giornata dell’Epifania in Malawi; l’entusiasmo dei bambini missionari della diocesi di Chilaw, in Sri Lanka, “che parlano di Gesù senza imbarazzo né artificiosità”; l’Infanzia Missionaria di Rajshahi, in Bangladesh, che sta lavorando molto per la formazione degli animatori e delle comunità tribali.
A questi si aggiungono: il “Campo di amicizia” della diocesi di Pala, in Ciad, realizzato per dare ai bambini un luogo di apprendimento e di condivisione dei valori evangelici, intellettuali, umani e pastorali; l’impegno missionario promosso nelle scuole cattoliche della diocesi di Goroka, in Papua Nuova Guinea, condiviso anche dai bambini di altre Chiese cristiane e di altre denominazioni che frequentano le stesse scuole; i laboratori per bambini sull’accettazione e l’amore verso coloro che non conoscono, sulla globalizzazione e sulla mentalità xenofoba, organizzati nella diocesi di Aliway, in Sudafrica; la grande festa della Giornata dell’Infanzia Missionaria celebrata nella cattedrale della diocesi di Mongomo, in Guinea equatoriale, con più di 1500 bambini, accompagnati da molte famiglie.
A chiudere questo numero del Bollettino POSI la “Preghiera dei bambini a Dio contro la diffusione del Coronavirus”, preparata dai bambini della Tanzania: “noi, i Tuoi bambini, ci presentiamo a te con grande umiltà e Ti chiediamo di salvarci da questa pandemia estremamente contagiosa causata dal coronavirus. Con fede profonda ci uniamo al mondo nell’implorare la Tua misericordia…” (SL) (Agenzia Fides 6/6/2020)