Questa mattina l’assemblea è costituita non solo dalle capitolari ma anche dai laici AJA, e da un gruppo di suore italiane che nel pomeriggio ci presenteranno il loro servizio nelle periferie esistenziali.
Alle 9.30 siamo tutti inviati a metterci in ascolto delle voci del mondo: due testimonianze l’una più commovente dell’altra, «il grido della Siria» e «la voce del Mediterraneo».
Prima di proiettarci nella realtà delle nostre missione, Alessandro, come ogni giorno, ci offre una breve riflessione sul vangelo del giorno. Inizia citando un’espressione del Vangelo di Mt10,16-23_ «Non vi preoccupate …». Chiarisce la differenza di significato che c’è tra i due verbi: “occupare” e “preoccupare”. Il verbo “occupare” ci rinvia alla responsabilità e all’impegno, mentre “preoccupare” insiste più sull’ errata convinzione che tutto dipende da noi, e perciò crea ansia, toglie il respiro. E’ come se Gesù volesse dirci «Non perdete il respiro».
Il Vangelo ci propone due antidoti alla preoccupazione: la prudenza e la semplicità.
Prudenza: avere fiducia l’una nell’altra, discernere insieme.
Semplicità: avere fiducia nello Spirito.
Gesù ci darà il suo Spirito quando sarà “ora”, il momento favorevole. Dio è sempre presente all’appuntamento e ci dà sempre il pane fresco, il pane quotidiano.
Sr Pascale, a nome dell’assemblea, ringrazia sr Nunzia per aver donato al Capitolo l’opportunità di conoscere qualcosa in più della nostra missione in Siria. Segue una commovente presentazione del degrado delle principali città siriane, dopo la guerra, accompagnata, però,da una forte testimonianza di speranza, di fede e di donazione agli altri. Il mondo tace!
Nel pomeriggio, attraverso l’intervento di p. Camillo Ripamonti del JRS, (Servizio per i Rifugiati dei Gesuiti) ascoltiamo la voce di chi ha attraversato il deserto e solcato il Mediterraneo, alla ricerca di un mondo migliore, e ha avuto la possibilità di raggiungere le coste italiane. Le nostre Suore raccontano, con commozione, alcune esperienze significative di accoglienza, di vita e di servizio con i migranti:
sr Vincenza per la comunità di accoglienza di donne rifugiate in Casa Generalizia,
sr Angela per la Cittadella della Carità di Termoli,
sr Maria Grazia per la realtà di san Ferdinando nella Piana di Gioia Tauro,
sr Maria Silvia che ha presentato il servizio di sr Carla presso l’ambulatorio Beata Nemesia a Novara,