Dall’11 luglio 2024, Jeanne-Antide Thouret è sul canale televisivo France.tv tra le dieci donne esemplari che hanno lasciato il segno a Besançon, la capitale del Doubs e i suoi dintorni, nella serie Besançon la Féminine.  Alcuni nomi sono più evocativi di altri, ma tutte queste donne hanno una storia, che Dan Nicolle ci racconta.

Il testo è a cura di Alexandre Perret-Gentil – Boucle productions

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Più sotto la traduzione del testo in italiano scritto da Morgane Hecky, giornalista di redazione digitale presso France 3 Franche-Comté.

Riconosciuta santa dalla Chiesa cattolica,

ha lottato per tutta la vita per la dignità umana:

Chi era Jeanne-Antide Thouret?

Jeanne-Antide Thouret ha fatto della dignità umana la lotta della sua vita. Questa suora è stata canonizzata dalla Chiesa cattolica nel 1934 per il suo impegno nella lotta alla povertà. A Besançon fondò una scuola per ragazze e un “pentola del brodo” per i poveri.

Una vita di generosità

Il 14 gennaio 1934, Papa Pio XI canonizzò una nuova santa cattolica: Jeanne-Antide Thouret. Nata a Sancey-le-Long quando la Francia aveva ancora un re, entra così nella storia. La sua opera di generosità è stata consacrata dalla Chiesa, alla quale ha dato la vita.

Chi avrebbe potuto immaginare il destino di quella bambina nata in pieno inverno nel 1765?

Pur essendo modesta, la famiglia era numerosa e naturalmente molto cristiana. Quindi, quando la quinta della nidiata si dedicò alla vita religiosa, cosa poteva sorprendere? Un destino come quello di migliaia di altri, se la Rivoluzione francese non avesse sconvolto il quadro di pietà religiosa ereditato da secoli.

Quando scoppiò la rivolta, Jeanne-Antide ebbe un posto in prima fila a Parigi, dove partecipò alla vita della Congregazione delle Figlie della Carità.

Jeanne-Antide Thouret, “la suora del brodo”

I venti della storia e le passioni politiche la spingono a tornare nella sua provincia natale, dove spera di trovare rifugio. Ahimè, non ha avuto altra scelta che lasciare ancora una volta il suo rifugio. Ed eccola qui, sulle strade d’Europa all’alba dell’epopea napoleonica. Di convento in convento, di cura in cura, alla ricerca di un destino che, come tanti altri, sembrava averla trascurata. Fu raggiunta nei pressi di Neuchâtel, in Svizzera, dove due sacerdoti di Besançon chiesero il suo aiuto.

A Besançon, i capricci del tempo avevano ingrossato le file dei bisognosi e dei bambini abbandonati a se stessi. L’11 aprile 1799, Jeanne-Antide fondò una scuola per ragazze e un “brodo” per i poveri. Per loro era la garanzia di avere qualcosa da mangiare in questi tempi di restrizioni e guerre continue.

La sua attività e il suo esempio sono fonte di ispirazione. Meglio ancora, rispondevano a bisogni universali. Nel 1802, Jeanne-Antide Thouret scrisse la “Regola di vita per una comunità dal futuro promettente”, che nel 1807 divenne “Suore della Carità di Besançon”. Oltre a fornire istruzione e cibo, le suore si occuparono delle prigioni, dove le condizioni di vita erano terribili. La lotta per la dignità fu condotta su tutti i fronti.

Di fronte a tale successo e a tali necessità diffuse, fu chiamata a Thonon e presto a Napoli. Vi si recò con otto consorelle del suo ordine. Nel 1819 arrivò la consacrazione: Sua Santità Pio VII approvò e accolse la creazione delle “Figlie della Carità sotto la protezione di San Vincenzo de’ Paoli”.

Solidarietà, impegno a tempo pieno per la dignità umana

Ma l’energia di Giovanna, le sue posizioni coraggiose sulla condizione dei prigionieri e la sua indignazione le procurano sentimenti ostili. A Napoli si scontrò con le rigidità della società locale, ma anche a Besançon, dove ebbe una disputa con un arcivescovo molto conservatore, Gabriel Cortois de Pressigny. Tornata a Napoli, vi morì nel 1826.

A quasi un secolo dalla sua morte, la Boutique Jeanne-Antide al numero 3 di rue Champrond e le Suore della Carità di Besançon ricordano a credenti e non credenti che la solidarietà è prima di tutto una questione di impegno. Scoprite un’instancabile amante della dignità umana.

Scritto da Morgane Hecky, giornalista di redazione digitale presso France 3 Franche-Comté