“La Giornata Mondiale dei Poveri 2023 ha come cornice oggi uno scenario mondiale di guerre davvero inquietante. Al mio sguardo missionario appare immediato il rapporto guerra e poveri.” sottolinea padre Pier Luigi Maccalli in occasione della settima Giornata mondiale dei Poveri che si celebrerà domenica 19 novembre.
“La categoria biblica dei poveri” ricorda il sacerdote della Società per le Missioni Africane (SMA) in una riflessione raccolta dall’Agenzia Fides “viene identificata con la classica triade orfano, vedova e straniero e le guerre producono sempre orfani, madri vedove e tanti profughi costretti a fuggire in luoghi in cui sono etichettati come stranieri. Tante donne e bambini ucraini, russi, palestinesi, israeliani, sudanesi, etiopi e di tanti luoghi dimenticati dai media, si ritrovano oggi vedove e orfani, senza un uomo che li abbracci, senza un padre che asciughi le loro lacrime mentre tristemente camminano senza meta per strade straniere.”
“Noi cristiani cattolici” prosegue il missionario “siamo soliti sottolineare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia e giudichiamo blasfemo ogni atto compiuto contro chiese, statue e luoghi di culto. Violare il corpo e insanguinare il volto di esseri umani e in specie di fragili e indifesi può essere molto peggio. La guerra è un crimine contro l’umanità e personalmente sogno il giorno in cui verrà abolita con una dichiarazione pubblica così come è stato per la schiavitù e la colonizzazione.”
“Questa giornata mondiale” aggiunge padre Maccalli “ci ricorda la presenza reale di Cristo nei poveri vittime di tanti tipi di guerre. Poveri e pace sono due capisaldi delle beatitudini evangeliche che questa giornata viene a ri-cor-darci. Poveri e periferie umane ci ricordano pure che il farci samaritani è l’essenziale del Vangelo.”
Il motto della Giornata di quest’anno è ripreso dal libro di Tobia: “Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7).
Per l’occasione, Papa Francesco presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro alle ore 10.00.
Fino ad un paio di anni fa padre Maccalli è stato in missione in Niger, nel villaggio di Bomoanga da dove è stato sequestrato nella notte tra il 17 e il 18 settembre del 2018, per mano di un gruppo di miliziani jihadisti (vedi Agenzia Fides 18/9/2018). Liberato l’8 ottobre 2020 a ridosso della Giornata Missionaria Mondiale (vedi Agenzia Fides 9/10/2020) il sacerdote SMA ha continuato la sua missione portando la sua testimonianza di fede e di speranza. Strenuo sostenitore della pace, dei popoli più svantaggiati e delle persone più sofferenti, nei giorni scorsi ha incontrato Papa Francesco al quale tra l’altro ha sottoposto un testo che fa eco alle sue parole di pace.
(PLM) (Agenzia Fides 17/11/2023)