“La voce di Dio – ci racconta Maria – ha un suono inconfondibile, ridesta anche la coscienza più sopita, confonde i timori, quieta gli eccessi. E trasforma un pomeriggio di ordinaria quotidianità in occasione di bene, in possibilità di felicità.

Ventisette giovani ragazzi e giovani madri della parrocchia San Nicola di Mira di Messignadi hanno saputo dove andare, il 12 marzo 2024, perché il Signore è lì che li ha attesi: l’amore percorre, spesso, vie accidentate e la meta di quel martedì pomeriggio è stata la casa delle Suore di Carità di San Ferdinando, una corsa a ostacoli tra viveri da impacchettare e cibo da preparare.

Mettersi in servizio e “sporcarsi” le mani è la forma di amore più bello, è quell’amore che non sta a soppesare, che non si risparmia, che si offre senza riserve.

Il piccolo gruppo, guidato dal parroco don Francesco D. e da sr Maria Grazia P., con pazienza e cura e con l’entusiasmo che è proprio di chi riesce a donare e a donarsi, ha preparato la cena per 200 immigrati della vicina tendopoli.

Strano il paradosso che ci vuole fratelli di uomini nati in terre lontane, paradosso che oltrepassa i nostri limiti e ci trasforma in strumenti di grazia, fecondi nella nostra pochezza.

Preparando il cibo per chi non ce l’ha ci siamo, paradossalmente, sentiti sfamati, amati e benedetti. Le nostre mani così fragili, così povere, hanno cercato di attraversare e sfiorare il loro dolore, fisico e spirituale, hanno ricevuto donando, si sono arricchite regalando. E abbiamo sempre più preso consapevolezza di ciò che papa Francesco definisce “globalizzazione dell’indifferenza”; basterebbe poco per fare del bene concreto, basterebbe distogliere lo sguardo da noi stessi e cogliere nell’altro, anche se povero, anche se piccolo, la sua preziosità.

Le migrazioni sono un fenomeno complesso, frutto di fattori eterogenei: carestie, violazione dei diritti umani, persecuzioni politiche, riscaldamento globale. Circa un milione di persone, bambini, donne e uomini, è sbarcato in Italia negli ultimi dieci anni. È un problema di difficile risoluzione, che riguarda tutti, che ci chiama in causa, che ci mette alla prova.

Forse per trasformare il limite dell’accoglienza in possibilità di arricchimento reciproco non serve soltanto la governance politica ed economica dell’UE e degli Stati occidentali, ma basterebbe anche ricordare che la povertà non è miseria, ma è “andare leggeri”. Nessuna politica migratoria avrà risoluzione senza un’etica della carità, senza un’attitudine di umanità che si traduca in utile collettivo.

Quel martedì pomeriggio di metà marzo ci siamo ricordati che è felice l’uomo che nel cuore costruisce strade e non labirinti, né paludi: siamo creature di ricerca e di cammino, ciò che ci appartiene non è in noi, è oltre noi, lì dove le domande che non abbiamo il coraggio di porGli trovano risposta, trovano speranza: donare senza aspettarsi nulla in cambio, nel servizio alla vita per la vita stessa, riconoscendo anche nella creatura più povera e piccola l’immagine di Dio e, quindi, dono di vita.

«Cristo mia speranza è risorto e vi precede in Galilea» Il Risorto ci precede e ci accompagna per le strade del mondo. È Lui la nostra Speranza, è Lui la vera pace del mondo. Alleluia!

Maria S.

Quaresima 2024 nella comunità parrocchiale di Messignadi (R.C.)

Il cammino per la Quaresima 2024 ha visto la comunità parrocchiale di Messignadi, tesa a vivere i tre impegni: preghiera- digiuno – carità. per rinnovare la scelta di seguire Cristo sulla via della croce e prendere parte alla vittoria pasquale.

Ascolto della Parola, Adorazione, Via Crucis hanno favorito spazi di silenzio e riflessione; il digiuno che ha aperto il cuore all’essenziale e il togliere qualcosa alle nostre mense per favorire la carità verso le necessità dei fratelli più svantaggiati.

Protagonisti della carità sono stati gli immigrati della Tendopoli di San Ferdinando e gli ospiti, malati di AIDS di Castellace. Con quest’ultimi un pomeriggio intenso di condivisione di sguardi, parole, carezze, strette di mano…

Le cene solidali con le famiglie dei bambini e ragazzi che frequentano il catechismo, hanno riempito di ascolto della Parola tutti i Venerdì di Quaresima e un mercoledì vissuto con lo stesso obiettivo dagli AJA.

Durante le cene, i partecipanti hanno preso coscienza della tematica perseguita dalla Fondazione Thouret: Ragazza illumina il tuo futuro! L’educazione è il tuo cammino!

Beneficiari delle offerte saranno le ragazze in Ciad, Sud Sudan, Nord Etiopia, Pakistan, Indonesia, Laos, India, Paraguay.