“Per coloro che le società lasciano sul ciglio della strada, aprire cammini di speranza”
Così i Vescovi della Conferenza Episcopale di Laos e Cambogia (CELAC), riunitisi il mese scorso a Phnom Penh per la loro assemblea annuale durante il processo sinodale.
Le Suore della Carità sono in Laos dal 1934, fanno parte di una chiesa estremamente piccola – solo lo 0,5 di cattolici – che vive in un contesto politico e sociale piuttosto difficile. Una realtà minuscola ma tenace, dal sorriso sempre accogliente.
La Superiora Generale suor Maria Rosa e le due Consigliere, suor Wandamaria e suor Mirta, in visita alle comunità del Laos, hanno scelto di incontrare, per prime, le ragazze sordo-mute di Luang Phrabang, antica capitale del Laos, oggi capitale spirituale di quel piccolo e affascinante Paese.
Le ragazze sordo-mute, attraverso metodi specializzati, imparano a entrare in relazione con i normo-dotati e si dedicano con passione a lavori di cucito e tessitura.
Accanto alla casa che le accoglie, è aperto il negozio dei loro manufatti, frutto di pazienza e gusto del bello.