Le novizie raccontano il loro pellegrinaggio

Le novizie: Giao, Hoa, Nguyet, Thuong, Bich Phuong raccontano il loro pellegrinaggio in mountain bike (agosto 2022)

 L’estate è la stagione più favorevole per vari incontri che danno la gioia di fare nuove scoperte e vivere nuove relazioni, anche se sono poi seguite da separazioni. È un momento che riempie di entusiasmo e apre alla fraternità.

Forse il nome “Camp Pélé VTT” (pellegrinaggio in bicicletta su tutti i terreni) non vi è estraneo e forse vi ricorda un’esperienza della giovinezza. “In bicicletta al Pélé, lassù e via”. Chi ha già vissuto questa esperienza, chi l’ha appena vissuta e  chi la vivrà, certamente viene invaso da una linfa di vita.

Noi, giovani novizie, abbiamo vissuto e condiviso appieno questo tempo con i giovani dei campi di mountain bike nella regione di Besançon (dal 13 al 19 agosto): da Champlitte a Notre-Dame de Gray (156 km) e nella regione di Périgeux (dal 21 al 27 agosto): da Cherveix Cubas – Notre Dame de Partout – a Notre-Dame de Rocamadour (160 km).

Questo pellegrinaggio è un’avventura personale, di gruppo e di Chiesa. L’obiettivo è quello di raggiungere una progressione interiore, di aprire il proprio cuore a Dio attraverso la disponibilità del servizio da vivere durante il campo.

Come funziona questo campo VTT di Pélé? Ci sono ruoli che non possono mancare:

• quello dell’ OGM , (Organisateur Général Merveilleux),
• del GGG (Grande Gueule Générale),
• degli ABS (Abbés, Sœurs et Séminariste: accompagnateurs spirituels),
• degli animatori (gli angeli custodi dei pellegrini in bicicletta),
• dei TTV (Très Très Vieux), di coloro che si occupano della cucina e del percorso,
• dello STAFF (studenti delle scuole superiori la cui missione è costruire i Campi) e dei Pedalatori.

Abbiamo partecipato con il ruolo dell’ABS. Che scoperta per noi avere un team ABS internazionale (dal Vietnam, Camerun, Haiti, Madagascar, Francia)! Questa é stata davvero una grande opportunità per imparare gli uni dagli altri, condividere le esperienze e collaborare.

Per ognuno di essi, abbiamo dovuto accompagnare una squadra di 10 o 12 scolari con uno o due leader. Abbiamo pedalato per 30 km al giorno su percorsi diversi e abbiamo dovuto accompagnare tre momenti spirituali: pregare con il rosario, fare 10 minuti di preghiera e condividere il Vangelo del mistero del rosario.

All’inizio è stato molto difficile, perché c’erano giovani che non erano battezzati e che non sapevano di che cosa si trattasse. Erano appena usciti dal loro mondo fatto di comfort, ma hanno vissuto insieme questa esperienza che ha permesso loro di conoscere, scoprire e accogliere gli altri. Nei momenti più difficili, soprattutto durante la pedalata, si sono sostenuti e incoraggiati reciprocamente.

Che gioia vedere i buoni frutti alla fine dell’ esperienza; è stata davvero una scuola di vita per loro e anche per noi. Un esempio: una ragazza arrivata al campo voleva farsi notare e dimostrare di essere la più forte; ma quando ha avuto un incidente (non troppo grave), tutti gli altri sono andati da lei per incoraggiarla. Ha sperimentato davvero il sostegno fraterno, ha capito a che cosa può portare lo spirito di squadra nella vita.

La sua esperienza ci ha riportato alla vita di comunità che è tipica per noi religiose. E la nostra presenza ha provocato i giovani a chiedersi: “Che cos’è la vita religiosa e in che cosa consitono le scelte di vita nella fede cristiana?

Per noi è stata una bella opportunità per vivere e testimoniare la nostra vocazione di Suore della Carità contribuendo al bene comune. Siamo molto felici e contente di aver vissuto questa bella avventura nonostante la fatica, la pioggia, il caldo!