Il 21 settembre, festa liturgica di san Matteo apostolo, é stato un grande giorno per la comunità del noviziato che é in casa generalizia. Difatti, sotto lo sguardo premuroso di santa Giovanna Antida, 15 giovani, provenienti dal Vietnam e dall’Indonesia hanno fatto l’ingresso ufficiale nel Noviziato internazionale di Roma.
All’ora del Vespro, nella cappella, ha avuto inizio la preghiera. E’ stato un momento di ringraziamento al Signore e di accoglienza di 16 novizie che si uniscono alle altre 6 che inizieranno il secondo anno di Noviziato.
Le responsabili del Noviziato, suor Linda e suor Rosalba hanno dialogato con le giovani, chiedendo loro se avessero compreso l’importanza di varcare la soglia del Noviziato, invitandole poi a tessere una relazione personale e solidale con Gesù Cristo nel quotidiano. Le due maestre hanno ribadito che Il Noviziato é un tempo in cui si pongono le fondamenta per la vita che hanno scelto in risposta alla chiamata e che perciò questo tempo é il sostegno di tutto l’edificio da costruire.
La celebrazione si è svolta sotto la guida di Suor Nunzia, Superiora generale della Congregazione. E’ stata lei ad accogliere la richiesta delle nostre giovani. Prima di dichiararle ufficialmente novizie tra noi, la madre le ha invitate a dire il motivo che le ha spinte a fare un tale passo. Ognuna ha potuto esprimere il desiderio di radicare più fortemente la propria vita in Gesù Cristo e di conoscere meglio santa Giovanna Antida, la Congregazione nella quale vogliono impegnarsi per la vita fraterna in comunità e per il servizio dei poveri.
Subito dopo ha fatto seguito la consegna della croce da portare “per sempre” al collo come segno di adesione e di testimonianza di vita.
Il nostro pensiero è andato anche alle 7 giovani vietnamite che ieri, venerdi 21 settembre, sono entrate nel Noviziato del Libano, secondo noviziato internazionale della Congregazione.
Continuiamo a rendere grazie al Signore per le vocazioni alla vita religiosa sulle tracce di santa Giovanna Antida e di santa Agostina. Preghiamo per la crescita spirituale di queste giovani in formazione e per la conquista, da parte loro, dello spirito della carità secondo l’ ispirazione di san Vincenzo de’ Paoli.