In occasione della memoria dell’Indipendenza del Libano, 22 novembre, accogliamo la testimonianza della Direzione della scuola Ecole des Sœurs de la Charité, di Besançon – Baabda, Libano.
“A poche centinaia di metri dalle zone devastate dalla guerra, i nostri alunni, che hanno assistito alle violenze, vivono lo slancio dell’indipendenza con un fervore senza precedenti.
Come Santa Giovanna Antide, la cui storia li ha segnati, traggono una forza indomabile dalla loro fede. I loro canti, le loro danze e le loro poesie, vibranti di amore per il Libano, testimoniano la loro incrollabile determinazione.
Al di là delle parole, gli alunni hanno tradotto il loro impegno in azioni concrete: hanno decorato le finestre di tutta la scuola con bandiere libanesi, accuratamente modellate in colombe, simbolo di pace. Hanno espresso il loro amore per la scuola e per il Paese attraverso poesie create da loro stessi e recitate in classe in un’atmosfera di orgoglio nazionale.
Suor Wafaa ha invitato un gruppo di cantanti per allietare la giornata di tutti. La sua iniziativa è stata un vero successo, creando un’atmosfera di festa in tutta la scuola. Studenti, insegnanti e personale hanno espresso la loro gioia cantando e ballando insieme. Per loro la scuola è un’oasi di pace e il Libano, come lo vedono loro, non morirà mai. Come la fenice, rinascerà sempre più forte e più bello.
Di fronte alla tragedia delle famiglie che hanno perso la casa a causa dei bombardamenti, l’intera comunità educativa ha unito le forze per fornire un sostegno essenziale: sono stati messi a disposizione letti, vestiti, cibo e libri scolastici affinché i bambini potessero continuare la loro istruzione.
Incoraggiati dal preside e dal loro responsabile del ciclo, gli alunni della scuola secondaria si sono riuniti in una straordinaria dimostrazione di solidarietà, organizzando una raccolta fuori dai supermercati locali.
Lo scopo della loro iniziativa era quello di raccogliere generi alimentari e di prima necessità per aiutare le famiglie colpite dalle devastazioni della guerra. Grazie al loro impegno e alla generosità della comunità, questi giovani hanno dimostrato che la compassione e l’aiuto reciproco possono fare la differenza in tempi di crisi.
L’empatia e la compassione ci spingono ad agire a favore dei più vulnerabili.
Seguendo l’esempio di Santa Giovanna Antide, abbiamo trasformato la nostra indipendenza in un impegno concreto verso gli altri.
La guerra ha portato distruzione, ma non ha spento la fiamma della gioia che arde nei nostri cuori. Abbiamo celebrato la nostra indipendenza con ancora più orgoglio, dimostrando la forza del nostro spirito e la nostra determinazione a costruire un futuro migliore”.
La Direzione