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Lahore, sobborgo di Youhanabad. Lì si trova dar-ul-karishma, conosciuta come “La casa dei miracoli”, una realtà di accoglienza per senzatetto, mendicanti, ex carcerati, vittime di abusi domestici, donne divorziate, vittime dell’acido, bambini di strada: tutti trovano posto qui.
Le suore della comunità Regina della Pace non pongono condizioni per l’accoglienza.
Il 4 febbraio 2023, hanno celebrato i 25 anni di presenza alla Casa dei Miracoli:
“Sì, è stata davvero un’occasione di grande festa. È stato davvero un momento di grazia….”
La comunità Regina della pace e di dar-ul-karishma, insieme agli ospiti, ha reso grazie a Dio. E questo evento speciale ha riempito l’atmosfera di gratitudine, lode e ringraziamento a Dio Onnipotente.
La Santa Messa è stata celebrata da Sua Grazia l’Arcivescovo di Lahore, Sebastian Francis Shaw, concelebranti il suo Vicario Generale. p. Francesi Gulzar, e padre Paulus Khan, Delegato per il Pakistan degli Oblati di Maria Immacolata.
Grande partecipazione di diverse congregazioni femminili e maschili e il prezioso servizio di padre Patrizio dei Padri Domenicani, cerimoniere della celebrazione eucaristica giubilare.
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Abbiamo anche avuto la gioia della partecipazione di due Consigliere Generali, suor Maria Luisa e suor Solange, venute da Roma per la visita alla nostra Regione del Pakistan.
Dopo la Messa, momento di animazione preparato dalla comunità, dalle aspiranti, dalle novizie e dai gruppi giovanili, che è stato molto apprezzato.
Ha concluso suor Rifat Sitar, superiora regionale delle Suore della Carità in Pakistan, per ringraziare il Signore della sua fedeltà e delle grazie che ha elargito alla nostra comunità.
“È per sua grazia che abbiamo perseverato nella nostra vita religiosa e nella missione che Lui stesso ci ha affidato. Ci ha chiamati a condividere lo stesso amore con l’intera umanità e specialmente con gli abitanti della Casa dei miracoli – ha sottolineato suor Rifat – È un onore per noi servire i bisognosi, i rifiutati e le persone socialmente emarginate. È la condivisione del nostro amore con i poveri che ci ha aiutato a diventare sempre più simili a Cristo. Lo ringraziamo per averci dato la forza di continuare ad amare e servire i poveri con dignità e rispetto”.
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Un ringraziamento sentito è stato rivolto all’arcivescovo di Lahore, alla Madre generale e alle sue Consigliere, ai Padri, confratelli e consorelle delle diverse congregazioni presenti, ai numerosi gruppi di laici e agli Amici di santa Giovanna Antida. Un grazie speciali agli Oblati di Maria Immacolata e ai Fratelli della Carità che hanno sostenuto le sue suore in ogni situazione.
Suor Rifat ha poi invitato tutti i partecipanti a continuare ad essere un popolo di gioia che irradia la bellezza di vivere il Vangelo e a seguire Cristo fino in fondo in mezzo alla nostra umanità sofferente, affinché diventiamo fonte di gioia e di speranza per loro.
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