“Spera e agisci con il Creato”: già da ora alcune linee guida per il Tempo del Creato che si apre il 1° settembre. Come famiglia carismatica, suore e laici, siamo chiamati a unirci ai 2.200 milioni di cristiani in tutto il mondo invitati a pregare e unirsi attorno a uno scopo comune: la cura della Casa Comune.
Per questo motivo, vogliamo UNIRCI con il nostro piccolo passo possibile da realizzare nelle nostre realtà realtà locali:
- Nelle nostre comunità, opere e servizi, preparare e celebrare la Preghiera dell’11 del mese, in settembre dedicata al tema del Tempo del Creato 2024
- Piantare un albero, se possibile, o almeno un piccolo vaso.
- Invio delle nostre foto al concorso fotografico “ALBUM: PRIMIZIE DELLA SPERANZA”
Di quest’ultima iniziativa, arriveranno presto nelle comunità e nei Gruppi locali AJA i dettagli per la partecipazione.
Il Tempo del Creato
Tutto ebbe inizio nel 1989 quando il Patriarca ecumenico Dimitrios I proclamò il 1° settembre “Giornata di preghiera per il creato” per la Chiesa ortodossa orientale. Questa iniziativa è stata abbracciata da altre importanti chiese cristiane europee nel 2001 e da Papa Francesco per la Chiesa cattolica romana nel 2015.
Recentemente, insieme abbiamo iniziato a celebrare questo “Tempo” dal 1° settembre al 4 ottobre, giorno in cui si celebra l’onomastico di San Francesco d’Assisi, autore del “Cantico delle Creature” e patrono dell’ecologia.
Tema e simbolo 2024
Il tema del Tempo del Creato di quest’anno è “Spera e agisci con il creato” e il suo simbolo è “Le primizie della speranza”, ispirato a Romani 8,19-25.
L’immagine biblica raffigura la Terra come una madre che geme come se stesse partorendo (v. 22). La creazione “geme” a causa del nostro egoismo e delle nostre azioni insostenibili che la danneggiano. Creature di ogni tipo, compresi gli esseri umani, “gridano” perché non ci relazioniamo alla Terra come un dono del nostro Creatore, ma come una risorsa da utilizzare. E queste azioni causano crisi climatiche, perdita di biodiversità e sofferenza umana tanto quanto la sofferenza del Creato..
La creazione «grida e aspetta» nell’attesa di un futuro migliore (vv 20,21). Aspettate il tempo in cui i figli e le figlie di Dio si manifesteranno così come sono” (Vs 19) Cioè, gridare attivamente e lottare per una nuova vita in mezzo alle difficoltà.
Lavorando insieme al Creato, per un futuro dinamico basato sulla speranza e sull’azione, nasceranno “le primizie della speranza” che potremo presentare al Padre come il giusto Abele. Così, proprio come nel parto, attraverseremo questo periodo di intenso dolore, in modo che possa sorgere una nuova vita.
Proposte del Movimento Laudato Si’
La Guida alla Celebrazione del Tempo del Creato, il sito web del Movimento Laudato si’ e la piattaforma Laudato Si’ ci offrono molti suggerimenti e materiali per agire:
- Preparare i momenti di preghiera e/o partecipare ai servizi di preghiera di apertura il 1° settembre con i leader religiosi e il 4 ottobre chiudendo con la partecipazione di giovani provenienti da tutto il mondo.
- Partecipa alla Giornata di azione a sostegno del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili (NPTCF) il 21 settembre e al webinar online per spiegare e riflettere sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili
La nostra famiglia carismatica
Figlia della Franca Contea, terra di fertili vallate, Giovanna Antida usa immagini bibliche legate alle coltivazioni: si riferisce alla fondazione come a un seme, per la congregazione usa l’immagine della vigna, per la vocazione parla dell’aratro… E oggi ci sfida ad “essere figlie della Chiesa” lodando Dio per la bellezza del creato, a camminare contemplando le strade che consolano l’anima come ha fatto lei per la raccolta di radici, frutti, foglie, semi per la farmacia a servizio dei poveri, per il desiderio di una casa di formazione con un giardiano e un fruttetto.
Nella Regola da lei redatta, le suore sono chiamate ad “accontentarsi del semplice necessario”. In un mondo segnato da gravi e secolari ingiustizie, è una chiamata alla responsabilità che ci coinvolge tutti: “Vivere semplicemente, per permettere agli altri semplicemente di vivere”.