Sr Aline Sfeir – Kfour, Libano
Il mazzo di Rose che ho deposto davanti alla Vergine Maria è un simbolo d’amore, di riconoscenza e di fedeltà in onore a mio padre. Per incoraggiarlo a lottare contro la malattia che lo stava consumando in un letto d’ospedale, gli dicevo : ‘Papà, tieni duro! siamo in estate e tu devi partecipare ai miei voti perpetui’. Attendevo con impazienza questo giorno !… Ma lui ci lasciò tornando alla casa del Padre! Desideravo molto che fosse al mio fianco per condividere la mia gioia!… Questa mancanza di mio padre accanto a me, è stato un momento molto intenso e direi divino, perché l’ho sentito presente, e credo che lui sempre sarà con me !
Pronunciare i voti perpetui davanti a tutta la chiesa è una gioia ed una grande grazia !…
In questo giorno, si compie quell’allenza d’amore tra Dio e la sua creatura !
«O mio Dio mio Re ! Voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre» Ps. 145
Con il salmista, innalzo la mia lode e la mia azione di grazie a Dio, il Santo, che sarà sempre fedele, in tutta la mia vita !
Il mio cammino con Gesù è iniziato nel 2006, ed oggi 21/08/2016, dopo 10 anni, il Signore sigilla con me la sua alleanza per sempre.
1. Ricerca della mia vocazione
Da giovanissima, sono cresciuta in un ambiente famigliare, caratterizzato da una preghiera basata sulla provvidenza. I miei genitori e l’impegno nella parocchia hanno certamente contribuito al mio cammino di approfondimento della fede in Dio.
Come tutte le giovani della mia età, molto presto mi sono posta la domanda sul senso della vita : « Perché sono venuta al mondo ? » Avevo sempre l’impressione che le preoccupazioni della società nella quale vivevo, non rispondessero al quel profondo desiderio che mi abitava. In quel periodo di ricerca sono entrata a far parte del movimento apostolico mariano (MAM), dove il Signore mi rispondeva con letture e ricerche varie …Colui che si rivelò a me come un Dio d’amore, attraverso la sua Parola e la vita del gruppo, cancellava l’immagine che avevo, cioè quella di un Maestro lontano, paternalistico e perduto nei cieli. Poco a poco, ho iniziato a comprendere l’Incarnazione, come un progetto di Dio che è liberazione e salvezza.
Ma ciò che più mi ha sconvolta è stato il fatto che Lui volesse fare dell’uomo un collaboratore. Una cosa meravigliosa ! A questo punto non ho potuto più resistere. Per adempiere il suo piano di salvezza, Dio aveva bisogno che anche io accettassi e aderissi con il mio « si ».
Da qui nacque la mia grande domanda : « Se Dio è Padre, se Lui è amore, perché esiste gente marginalizzata e rifiutata ? » Cominciai a scoprire la sua vicinanza e come Egli attendesse anche da me qualcosa … Un giorno fui colpita dal passo del vangelo in cui si narra della guarigione del lebbroso. Compresi che Lui è quella Verità che io stavo cercando da molto tempo. Lui si è chinato sul lebbroso che è il rifiuto del mondo ; colui che non è accostato da nessuno, che è lo scarto della vita…Gesù non teme di toccarlo, di amarlo, di purificarlo, di reintegrarlo nella sua comunità. Grazie a questo momento, il mio desiderio incontrò quello di Dio. In realtà era così che volevo vivere !
Ho scoperto l’amore che non potevo trattenere solo per me stessa. Ho gridato come la Samaritana : « voglio raccontare a tutti che Colui che ho incontrato è il Figlio di Dio, l’amato del Padre, il Salvatore ! » Ma altre preoccupazioni sono apparse :« Dove e come posso annunciare questo amore ? Cosa vuol dire seguire Gesù ? E cosa è la consacrazione religiosa ? Le persone consacrate non altra missione se non quella di annunciare a tutti l’amore di Dio ?» Dopo un tempo di riflessione, accompagnamento e discernimento, con la benedizione dei miei genitori, ho osato, nella fede e con serenità, entrare nella vita religiosa …
2. Tempo di formazione
La formazione che ho avuto in noviziato durante due anni, continua fino al momento presente, essa riguarda sia gli aspetti spirituali che umani … Essa tende all’unificazione della personalità che unita alla preghiera e alla meditazione unisce la persona al Signore, che diventa il centro della sua vita; con la grazia di Dio, la libera interiormente, in modo tale che diventi più coerente, equilibrata e vera …Diventa una persona che toglie da se stessa tutte le false immagini e che mediante le sue debolezze e limiti, lascia lo spazio all’azione dello Spirito perché possa risplendere il vero volto di Dio.
Ho approfondito il senso dei tre voti di cui non avevo mai sentito parlare: castità, obbedienza e povertà secondo Gesù casto, obbediente e povero, come anche il quarto voto che caratterizza le suore della carità: il servizio ai poveri ! Questi voti sono gli strumenti attraverso cui si affronta la lotta spirituale e costantemente ci liberano dalle passioni umane come il possesso, il potere e l’avere, per il solo motivo di vivere secondo il vangelo di Gesù Cristo, per la gloria di Dio e la salvezza dell’uomo.
Dio con la sua grazia ha permesso che io facessi molte esperienze spirituali, difficili da riassumere… Comunque voglio fermarmi su quella di quest’anno dedicato alla Misericordia, durante il quale ho fatto la mia preparazione finalizzata all’impegno della donazione definitiva, approfondendo il carisma e la spiritualità della nostra Congregazione.
3. Mia esperienza in quest’anno della Misericordia
« Poiché la misericordia è sinonimo d’amore, come posso incarnarla essendo una religiosa ? » Questo problema mi preoccupa sempre poiché tocca il centro stesso della mia identità e della mia missione di religiosa.
« Ho avuto fame e tu m’hai dato da mangiare, nudo e tu m’hai rivestito… » La mia esperienza fatta a scuola con i genitori dei miei alunni, mi ha permesso di vivere queste parole al livello molto concreto. Ho capito che non era sufficiente, solo una concretezza materiale, ma bisognava aiutare il povero a salvare la sua dignità affinché possa essere capace di soccorrere ai propri bisogni, con le possibilità che Dio gli dona. Di fronte al rifiuto di alcune persone a prendersi le loro responsabilità, il Signore mi ha rivelato che la sua Misericordia non ha confini ! La Misericordia, secondo Gesù crocifisso, non mi permette di accettare una povertà fatta di incoscienza e di ignoranza. Sono chiamata a viverla nel nome del Signore e del suo amore solamente ! Così ho fatto una scelta più profonda e la Misericordia di Dio è andata bene oltre, allargando il suo significato: amore senza giudizio, servizio senza ricompensa, Misericordia al di là della giustizia…
Oggi il Signore, nella sua Misericordia e con grande fiducia mi ha chiamata ad una nuova missione, in Etiopia. Con fede e gioia, rispondo con serenità e molta pace : « Signore, sia fatta la tua volontà !» Ancora una volta il Signore, con la sua Parola e specialmente con un versetto del suo vangelo mi rassicura : «Io sono sempre con te , tutti i giorni, fino alla fine dei tempi !»