Sr Mona Dhem
“Andate nelle periferie” ha detto papa Francesco, ed eccoci partite, portando la gioia dell’annuncio e del saluto ai nostri fratelli feriti dalla violenza dei combattimenti e alle loro famiglie che direttamente o indirettamente hanno subito l’atrocità della guerra .
Convinte che la forza della vita vince la paura e porta alla speranza, abbiamo ripreso la nostra missione nei villaggi dell’ Hauran. Siamo aiutate da un gruppo di laici impegnati: universitari, professori e giovani mamme. Tutti sono presi e spinti da zelo apostolico e soprattutto dal dovere di compensare ciò che manca di più: la sicurezza, la gioia di vivere e la compagnia dei parenti, amici, compagni partiti verso terre lontane!
Con loro prestiamo servizio a sei villaggi su dieci, perché quattro dei nostri centri sono stati distrutti dai combattimenti e i villaggi vuotati dei loro abitanti cristiani.
Speriamo nella fine di questo incubo e nel giorno in cui tutti potranno ritornare e ritrovare la loro terra e ricostruire la loro casa.
In questo momento di tregua nella regione dell’Hauran, culla della Cristianità, rifugio e punto di partenza di San Paolo verso le “nazioni”, gli abitanti scuotono la polvere della guerra e ritrovano la gioia di vivere.
Si, un piccolo resto si rifiuta di partire verso l’ignoto. Affronta gli avvenimenti e si aggrappa alla sua terra e alla sua fede, attingendo la forza dalle parole di Gesù: “Non abbiate paura, io sono con voi.”
Noi siamo felici di vedere i bambini riempire i centri con le loro grida gioiose e dei loro canti. Con loro noi guardiamo il futuro con speranza e preghiamo perché giunga una pace giusta e duratura nel nostro paese e nel mondo intero! Il motto per questo anno è: “Gesù nostra gioia, nostra vita!