Sudan

Arrivo: 14 gennaio 1984

LE ORIGINI

Nel 1984 Il governo sudanese chiede al Nunzio Apostolico, delle Suore per lavorare all’ospedale di Khartoum. Tre Suore della Carità italiane rispondono all’appello in collaborazione con le Suore Elisabettiane. Negli stessi anni, la regione del Medio Oriente è sensibilizzata alle immense necessità di questo vasto Paese dove l’arabo diventa la lingua ufficiale. Così, due comunità sono state aperte in Darfur: a Nyala, nel marzo 1987, e poi a El Fasher, nel novembre 1988. A Raja, nel sud, è stata istituita una missione, ma è durata solo un anno: 2001-2002, a causa della guerra. Nel 2008, ci si può dirigere verso Wadakona. Ma anche là la guerra ci costringe a lasciare tutto nel febbraio del 2014.

All’arrivo a Nyala, si è verificato il massacro di Daïen, dove sono morte quasi 5.000 persone. Spontaneamente, le nostre sorelle sono andate dai sopravvissuti, raggruppati in campi di fortuna. Hanno iniziato visitando le famiglie nei centri di Bétari, Boulouk, Taïba.

Arrivando a El-Fasher, le suore hann cercato di scoprire le usanze delle tribù, di ascoltare i bisogni e di andare ad incontrare i rifugiati del sud, presso centri piuttosto lontani.

Nel corso degli anni, sono stati organizzati i servizi riguardanti il dispensario, gli asili, le scuole parrocchiali, la formazione di catechisti, la promozione delle donne.

Nell’agosto del 1992, a Khartoum, terminata la missione presso l’ospedale militare, le suore si sono trasferite a Bahri in una casa acquistata dalla Congregazione. Al servizio del vescovado, le suore si sono occupate dei bambini sfollati e in più delle scuole, dei bambini di strada, del centro artigianale, della clinica mobile. È stata creata anche una Facoltà di studi religiosi per la formazione dei catechisti.

Nel 2007 è stata lasciata la missione di El-Fasher e nel 2012 quella di Nyala.