SUDAN – La popolazione del Sudan supera i 43 milioni, quasi uno su quattro ha bisogno di aiuti
“L’insicurezza alimentare rimane allarmante in Sudan con la crescita continua del numero degli sfollati, il declino economico, l’inflazione, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, aggravati dagli impatti della pandemia di Covid-19. Si tratta della cifra più alta mai registrata nella storia dell’IPC in Sudan”, hanno detto i ricercatori dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), nel recente studio sulla Classifica della Sicurezza Alimentare del Sudan.
Come si evince nella nota pervenuta all’Agenzia Fides, il blocco stabilito dal governo per prevenire la diffusione della pandemia ha ridotto significativamente il movimento delle merci, il mercato e il commercio transfrontaliero che hanno compromesso i mezzi di sussistenza, le opportunità di lavoro quotidiane, riducendo il potere d’acquisto delle famiglie e l’accesso al cibo della popolazione vulnerabile. Stando al documento, si stima che 9,6 milioni di persone stiano vivendo livelli di insicurezza alimentare acuta e abbiano bisogno di azioni urgenti nei prossimi tre mesi. La stime del Sudan’s National Population Council, riportano che la popolazione del paese è composta da circa 43,2 milioni di persone.
In occasione della Commemorazione delle vittime della Rivoluzione di Dicembre, il Segretario Generale del Consiglio nazionale della popolazione, Wisal Hussein, ha dichiarato alla stampa che il Sudan sta assistendo a uno sviluppo demografico senza precedenti. “Circa 30,5 milioni della popolazione del Sudan, il 69,8 per cento, ha meno di 30 anni. Si prevede che questo numero arriverà a 34,2 milioni nel 2025 e a 37,6 milioni nel 2030.” Si aspetta che la recente crescita continui, portando la popolazione nel 2035 a 62,3 milioni con conseguenze per il Paese, non solo nel campo dello sviluppo economico, ambientale, sociale e culturale, ma anche per la sicurezza e la pace.
Dal 19 dicembre 2019, in tutto il Sudan, si sono svolte oltre 300 manifestazioni popolari. La rivolta generale ha avuto inizio nella città di Atbara, nel nord-est, prima di raggiungere altre 22 città, compresa la capitale Khartoum. Da quando sono iniziate le proteste, non è passato un giorno senza dimostrazioni in qualche parte del Paese.
Hussein ha invitato il governo ad estendere l’istruzione a tutti i livelli per tutti, in particolare ragazze e donne, e a coinvolgerle nel rafforzamento della stabilità della società.
(AP) (9/7/2020 Agenzia Fides)