Lo stesso giorno della Fondatrice, 24 agosto: il cuore generoso e instancabile di suor Maria Grazia ha cessato di battere. Abbiamo vissuto questi giorni nel lutto, nella preghiera, nel rendimento di grazie.
Vogliamo dare voce a questi sentimenti, attraverso ricordi pieni di affetto e di ammirazione.
Il ricordo di Umberto F.
Carissima Suor Maria Grazia la tua presenza nella mia vita è stata una Perla preziosa.
La nostra amicizia è nata quando eri responsabile del Centro Nutrizionale di Goundi.
Sei stata la prima Suora ad accogliermi all’aeroporto di Ndjamena, non potrò mai dimenticare quel momento, ci siamo abbracciati e ricordo la tua espressione di felicità nel vedermi, e poi come salvatrice dei bagagli che stavano per essere aperti e si rischiava di perdere tutto il prezioso contenuto. Mi mancherà moltissimo la tua presenza in terra d’Africa.
Umanamente ho perso moltissimo e persone come te lasciano il vuoto, ed è bene che sia così perché è segno che c’è stato grande Amore.
Infatti sei stata testimone di un amore per tutti e la tua nobile umanità emergeva quando parlavi degli altri, senza mai giudicare nessuno, ma sempre con espressioni di gratitudine verso tutti, accogliente, sapiente, una irriducibile per il bene, avevi una caratteristica tipicamente Divina, Perla rara nelle mani del Signore.
Preghiamo per te e ti promettiamo che continueremo a sostenere la tua l’opera che hai con grande fatica contribuito a costruire, far crescere e sviluppare con grande impegno e tanto Amore e sempre in unione di preghiera, così dicevi.
Resterai per sempre nel mio cuore ed esempio di vita da seguire.
Ti voglio bene! Ora continua dal cielo la tua opera insieme a noi.
Umberto F.
Il ricordo di suor Lucie N.
Cara Suor Maria Grazia,
Noi, le tue sorelle, i tuoi cari, la tua famiglia religiosa e tutti coloro che ti hanno conosciuto e amato, siamo qui oggi per dirti addio. Siamo qui, riuniti in questo luogo che hai tanto amato e nel quale hai servito Cristo nella persona dei poveri che sono le sue membra sofferenti, per dirti addio.
Quanto è difficile per noi accettare la tua partenza così presto, così rapidamente, suor Maria Grazia!
Grazie per tutto quello che sei stata per noi: un modello, una sorella maggiore esemplare, una vera Suora di Carità secondo il desiderio e la volontà della nostra carissima madre Giovanna Antida Thouret, attraverso il tuo modo di fare, di essere e di agire di fronte alle situazioni difficili degli altri.
Sei stata una madre per me e per tutti coloro che si trovano in situazioni difficili. Grazie per la tua disponibilità, mi dicevi sempre che una Suora della Carità deve essere sempre pronta a tutto.
Maria Grazia, hai trascorso tutta la tua vita in Africa al servizio dei poveri e sei diventata una vera africana, ti sei dedicata totalmente al servizio dei poveri da quando ti ho conosciuta; Maria Grazia di Kyàbé è la stessa Maria Grazia de Ngàoundàl. Il tempo trascorso con te è stato per me un grande arricchimento, perché ho imparato molto da te.
Eri una donna di preghiera: la mattina presto eri in piedi con il tuo rosario, la tua lampada accesa come una vergine saggia, sveglia e in attesa del suo Maestro. Sorella mia, sono convinta che sei con il tuo Dio che hai tanto amato e servito: “Serva vigilante, entra nella gioia del tuo padrone”.
Sei stata una donna che si è data anima e corpo al servizio dei poveri, Maria Grazia, hai sposato la semplicità per dare tutto ai poveri. Prega per noi lassù affinché possiamo ricevere questa grazia della semplicità. Grazie, sorella, perché avevi un cuore di madre, tenero e comprensivo.
La tua partenza ci ricorda che la nostra vita quaggiù non è che vanità di vanità. Mi mancheranno i tuoi consigli. Sono felice di aver condiviso parte della mia vita con te, grazie, e ho imparato molte cose buone da te: “Fai almeno un atto di carità o una buona azione al giorno, solo per la gloria di Dio”.
I tuoi ultimi momenti li abbiamo passati insieme, notti e giorni; hai sopportato questa sofferenza come Cristo sul Calvario e il buon Dio ha voluto toglierti questa sofferenza proprio nel giorno della commemorazione della nostra madre fondatrice. Ti auguro di riposare in pace, suor Maria Grazia.
Che la terra dei nostri antenati ti sia lieve, vai in pace.
Suor Lucie N.
Il ricordo di suor Gabriella B.
Cara Graziella, quanto dolore ho provato nel sentire l’annuncio della tua morte tanto inaspettata. Un fiume di ricordi è sgorgato nella mia mente e nel mio cuore, e lacrime dai miei occhi. Subito mi sei venuta in mente all’ospedale di Rovato dove ci siamo conosciute. Appena ho avvisato le mie sorelle che eri morta hanno avuto la mia stessa reazione e gli stessi sentimenti.
Lisetta ti ricorda in particolare quando, come strumentiste in sala operatoria insieme facevate risate e tanto lavoro con precisione. Era difficile andar bene come infermiere al professore eppure tu precisa e puntuale eri pronta ad ogni sua richiesta.
Eri una persona tutta d’un pezzo, come si dice da noi, e cosi, Maria Rosa ti ricorda. E quando abbiamo scoperto che tutte due avevamo deciso di consacrarci al Signore che gioia, e tutte due tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida. Insieme abbiamo trascorso i giorni del postulato, e del noviziato. La gioia e l’impegno caratterizzava il nostro gruppetto delle dodici. I canti con Padre Angelo Coan, la messa del “Dio solo” e “i cieli immensi” e tanti altri, che senz’altro canterai in paradiso con suor Perluigia e suor Rita, e spero un giorno di esserci anch’io.
Poi il tuo desiderio della missione; non ricordo più il numero dei bimbi che hai fatto nascere e battezzati e quanto impegno per l’ospedale di Goundi e dopo per l’ospedale N’gaundal, in Camerun ed ancora il tuo impegno a seguire le suore africane affinché fossero sante suore della Carità.
Ho letto più volte i tuoi messaggi su WhatsApp e ora ne condivido uno in cui commenti “Il digiuno che piace al Signore”.
Digiuna dal giudicare gli altri:
scopri Cristo che vive in loro.
Digiuna dal dire parole che feriscono:
riempiti di frasi che risanano.
Digiuna dall’essere scontento:
riempiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature:
riempiti di pazienza.
Digiuna dal pessimismo:
riempiti di speranza cristiana.
Digiuna dalle preoccupazioni inutili:
riempiti di fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti:
riempiti di stima per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dalle pressioni e insistenze:
riempiti di una preghiera incessante.
Digiuna dall’amarezza:
riempiti di perdono.
Digiuna dal dare importanza a te stesso:
riempiti di compassione per gli altri.
Digiuna dall’ansia per le tue cose:
compromettiti nella diffusione del Regno.
Digiuna dallo scoraggiamento:
riempiti di entusiasmo nella fede.
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù:
riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina.
Spirito Santo, che hai condotto Gesù nel deserto,
dove Egli ha digiunato per quaranta giorni e quaranta notti,
per l’intercessione di Maria SS.,
Madre di Gesù e Madre mia,
aiutaci a digiunare così come tu vuoi.
Concludi dicendomi: “Se davvero noi suore della Carità vivessimo seriamente questo digiuno, la gioia e l’impegno sereno sarebbero di casa ovunque ci troviamo a vivere. Che il Signore abbia pietà di noi!!!”.
Grazie di ogni invito a crescere nella bontà, nella santità , nel servizio ai poveri.
Ti chiedo di continuare a ricordarci che c’è il Paradiso che ci aspetta.
Suor Gabriella B.