Testo fondatore
Dopo anni di condivisione del carisma di Santa Giovanna Antida Thouret da parte dei gruppi di laici sparsi in tutto il mondo, nel 2007 si organizza a Roma un Incontro Internazionale dal titolo “Amici di Santa Giovanna Antida e Suore della Carità”, presso la Casa Generalizia, dal 25 al 29 agosto. Nella congregazione, come in un grande albero, si vanno innestando nuovi e inaspettati virgulti.
Gli innesti sono sempre delicati e necessitano di cure e di tempo per poter portare frutto.
Prima di tutto si deve tener conto sia degli elementi comuni che il carisma suscita tra gli Amici laici, sia delle loro specifiche caratteristiche. Come un padre amorevole, mons. Lucien Daloz, arcivescovo di Besançon, dal 1981 al 2003, si rende disponibile a prendersi cura dei primi passi del Movimento. Con il suo aiuto, quindi, si cerca di delineare l’identità del laico amico partendo dalla domanda
“Cosa è importante nella mia vita di laico, sia come cristiano, sia come Amico di Jeanne-Antide?”.
Nel corso della riflessione, si avverte la necessità di avere delle basi comuni per tutto il mondo. Si arriva quindi, partendo dagli spunti offerti da mons. Daloz, a stendere una bozza di Testo Fondatore che richiami chi sono gli Amici, ciò in cui credono, quali sono i loro scopi e i loro obiettivi.
A questo punto, tutti i rappresentanti dei gruppi presenti sono invitati a offrire il proprio contributo in vista della stesura di un testo fondante per il Movimento degli Amici di Jeanne Antide.
In seguito, un’équipe di coordinamento, eletta fra i partecipanti all’Incontro internazionale, vaglia i contributi pervenuti e li elabora in un unico testo, redatto a Roma nella Casa Generalizia delle Suore della Carità e datato 17 febbraio 2008.
Il Testo Fondatore è ormai la carta comune per gli Amici di tutto il mondo, che chiede di essere letta, approfondita e vissuta.
Voglio servirmi di te per fare grandi cose”
(Manoscritto di suor Rosalie)
Noi, Amici di Jeanne-Antide, formiamo insieme alle Suore della Carità, una stessa famiglia
spirituale, per vivere e condividere il carisma di Jeanne-Antide, ciascuno secondo la propria
vocazione nella Chiesa per il servizio della società.
Come battezzati, per essere fedeli al Vangelo, orientiamo la nostra vita verso il Cristo che
vogliamo servire nei poveri, “sue membra sofferenti”.
Ci impegniamo a vivere in modo sobrio, solidale e fraterno.
Vogliamo essere attenti ai poveri, nei diversi contesti culturali della società attuale, agendo secondo le nostre possibilità.
Vogliamo che sia riconosciuta la dignità di tutti gli esseri umani, affinché l’evoluzione del nostro mondo non si faccia a scapito dei più indifesi.
Da Jeanne-Antide impariamo ad appoggiarci su Dio solo per trovare in Lui il coraggio dell’amore e della testimonianza.
Per questo doniamo, nella nostra vita, un posto essenziale alla preghiera e all’approfondimento del carisma.
Scegliamo i mezzi più adatti per formarci dal punto di vista umano e spirituale.
Vogliamo aiutarci reciprocamente a vivere quest’appello, in una dimensione internazionale, nel rispetto del libero cammino di ogni persona.
Vogliamo coinvolgere nel nostro cammino, i ragazzi e i giovani, ponendo attenzione alla loro creatività.
Accogliamo il messaggio di Jeanne-Antide: ci aiuti a restare fedeli e aperti allo Spirito Santo.
Roma, 17 febbraio 2008